DR. MATTIA COLLI MEDICO CHIRURGO
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ADDOMINOPLASTICA

ADDOMINOPLASTICA

L’addominoplastica è l’operazione chirurgica che permette di ridare trazione all’addome.
Soprattutto nell’uomo, l’addome ricopre una funzione estetica assai importante.
Il paziente che si sottopone all’intervento di addominoplastica si aspetta di ottenere una figura corporea quanto più scolpita e tonica possibile. Dipendentemente dallo stile di vita adottato, l’addome può essere soggetto a diversi cambiamenti che determinano un danno dal punto di vista estetico: una dieta drastica, ad esempio, può provocare la perdita dell’elasticità cutanea.
Per eliminare gli inestetismi della pelle e rendere il profilo dell’addome snello, è necessario che il paziente si sottoponga all’intervento estetico di addominoplastica per ritrovare la sua forma e sentirsi bene con se stesso.

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ADDOMINOPLASTICA: A COSA SERVE?

L’addominoplastica ha il fine di modellare nell’uomo la parete addominale che nel tempo si è rilassata ed è divenuta grassa. Viene infatti eliminato il tessuto adiposo e l’eccesso cutaneo  per ottenere un addome piatto.

Un addome particolarmente voluminoso o estremamente rilassato, dovuto a fattori quali senilità o eccessiva espozione solare, può essere corretto attraverso l’intervento chirurgico dell’addominoplastica, così da ridare un profilo snello, giovane ed elastico.

ADDOMINOPLASTICA: A CHI È CONSIGLIATA?

L’intervento di addominoplastica viene consigliato a tutti i pazienti che presentano eccessivo rilassamento della cute con eventuale presenza di tessuto adiposo in eccesso. L’addominoplastica è particolarmente indicato negli uomini e nelle donne che hanno:

 
  • rilassamento netto ed evidente della componente cutanea (addome molle e rilassato)
  • tessuto adiposo in eccesso con cute molle e rilassata (addome adiposo)
  • cedimento del tessuto muscolare a causa di forte dimagrimento o post-gravidanza
  • ombelico allargato, flaccido e sformato a causa della pelle ridondante e tessuto adiposo in eccesso
  • grande disagio nell’indossare abiti aderenti che mettono in evidenza il punto vita e l’area addominale
  • grande difficoltà a piacersi difronte allo specchio
  • ambizione verso la realizzazione di sé e incremento dell’autostima

SE L’ADDOME È ADIPOSO

L’addome adiposo presenta un’adeguata elasticità cutanea e può essere efficacemente trattato con intervento di addominoplastica. Il tessuto adiposo dell’addome presenta una conformazione completamente differente tra l’uomo e la donna: nell’uomo è la fonte più ricca di cellule staminali e si presenta con una componente dura e metabolicamente poco attiva. Nella donna il tessuto adiposo è più morbido e più soggetto a cambi nel metabolismo. Molto spesso, nell’uomo, oltre alla liposuzione viene associata anche una lipostruttura del disegno addominale della muscolatura dei retti. Se la tonicità dell’addome non è buona, non si potrà programmare esclusivamente l’addominoplastica ma sarà necessario rimuovere anche la pelle in eccesso in modo da ottenere l’addome teso e piatto.

SE L’ADDOME È RILASSATO

Il cedimento del tessuto cutaneo addominale è causato da diversi fattori quali invecchiamento e decadimento senile per eccessiva esposizione solare, gravidanze, cambiamenti di peso repentini. Se il tessuto cutaneo addominale è rilassato non esiste nulla al mondo (laser, macchinari a base di radiofrequenza, ultrasuoni, onde d’urto, creme, ecc) che possa tirare il tessuto addominale in maniera ottimale e con risultati permanenti come l’intervento di addominoplastica.

ADDOMINOPLASTICA
— TECNICA CHIRURGICA

 

Il chirurgo operatore effettua una prima fase dell’intervento di addominoplastica in cui viene introdotto nel tessuto adiposo, con un vasocostrittore (adrenalina), l’anestetico per evitare i sanguinamenti, riducendo così l’afflusso di sangue nell’area da trattare e permettendo al Chirurgo operatore di lavorare al meglio e in maniera delicata eliminando una maggiore quantità di adipe. La tecnica di addominoplastica è peculiare perché si tratta di una liposuzione mirata  a rimuovere l’adipe in eccesso: l’addominoplastica permette anche uno scollamento della cute tale da rendere la fase successiva meno traumatica sui tessuti e avere una guarigione nettamente più veloce.

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ADDOMINOPLASTICA – LA SECONDA FASE

La seconda fase dell’intervento di addominoplastica prevede l’escissione della porzione cutanea in eccesso “disegnata” dal Chirurgo prima dell’ingresso del paziente in sala operatoria sia in posizione ortostatica (in piedi) che da supini.

Si effettua un’unica incisione che decorre dalla piega addominale più bassa (che nasconde la cicatrice all’interno degli indumenti intimi) fin verso le spine iliache anteriori o verso l’area inguinale (quest’ultima, di abilità chirurgica notevolmente più elevata , prevede una cicatrice ancora più bassa e viene effettuata dal Dott. Mattia Colli, se la tipologia di indumenti intimi e costumi da bagno utilizzati dalla paziente la richiedono);  un’ulteriore cicatrice sottile viene successivamente effettuata a livello ombelicale per preservare la vitalità e riposizionare l’ombelico in sede anatomica (circa 20 cm dal clitoride o 15 cm dall’area pubica).

Lo scollamento della cute addominale non si limita ad arrestarsi in regione sopra l’ombelico ma viene effettuata fino all’estremità della regione epigastrica là dove incomincia il manubrio dello sterno: il Dott. Mattia Colli, si classifica come uno dei rari al mondo ad adottare queste tecnica chirurgica  di addominoplastica di altissimo livello che consente di metter in trazione  l’addome anche nella sua parte più alta ottenendo  un effetto completamente teso e liscio.

Al temine dello scollamento il Chirurgo effettua un’accurata emostasi che riduce il rischio di sanguinamento dopo l’intervento di addominoplastica e passa quindi alla sutura della ferita chirurgica.

Nella fase di chiusura delle ferite chirurgiche vengono effettuate particolari e innovative tecniche di sutura che accostano i lembi cutanei e rendono  il meno visibile possibile la cicatrice.

Da noi si dà molta importanza alla cicatrice, che deve essere il più sottile e nascosta possibile, e  proprio perché essa deve sorreggere l’intera trazione addominale, viene eseguita con  particolari suture attraverso diversi fili chirurgici che garantiscono la trazione stessa e raggiungono risultati estetici sperati.

ADDOMINOPLASTICA: PRIMA E DOPO L’INTERVENTO

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— TECNICA CHIRURGICA

ADDOMINOPLASTICA – LA FASE DI CICATRIZZAZIONE

La fase di cicatrizzazione, a seguito dell’intervento di addominoplastica, non viene abbandonata al naturale decorso evolutivo ma si segue  un percorso tutto personalizzato che prevede l’utilizzo delle più recenti scoperte di medicina rigenerativa: le cellule impiegate in questo ambito permettono una rapidissima cicatrizzazione, combattendo il pericolo di formazione di cheloidi e ottenendo una cicatrice più sottile e di consistenza soffice.

Se il caso clinico presenta una lassità dei muscoli addominali retti, questi verranno avvicinati tramite differenti suture chirurgiche o impianti protesici a rete. La scelta della metodica dell’intervento chirurgico di addominoplastica, dipende dalla presentazione clinica della paziente, infatti la rete viene impiantata quando il rilassamento muscolare è notevole e la distanza dei muscoli non può essere ridotta tramite suture chirurgiche. Se il Chirurgo ritiene necessario, al termine dell’intervento di addominoplastica, verranno apposti due drenaggi per consentire il deflusso di eventuali accumuli di liquidi infiammatori.

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Durante i primi mesi nella guarigione la cicatrice avrà un colore rossastro mentre nei mesi successivi tenderà a sbiadire e diventare bianca.

Il Dott. Mattia Colli l’addominoplastica è famosa per le cicatrici basse, completamente nascoste anche con indumenti intimi di ridotte dimensioni e con la possibilità di programmare la parte laterale in corrispondenza delle creste iliache o ancora più basse verso la regione inguinale.

Quando la paziente presenta una lassità cutanea di modesta o media entità su tutta la lunghezza della pancia, il Dott. Mattia Colli adotta un’ulteriore tecnica chirurgica di addominoplastica che consiste sempre nel trazionare l’addome per renderlo piatto, liscio e rassodato ma senza effettuare la cicatrice ombelicale (addominoplastica senza cicatrice ombelicale).

Quando invece il paziente presenta una lassità cutanea di modesta o media entità sulla parte inferiore all’ombelico, si effettua un micro-lifting chirurgico della porzione addominale inferiore senza scollare l’intero addome (mini addominoplastica o micro-lifting addominale).

La durata media dell’addominoplastica è 50/60 minuti. Al termine dell’operazione chirurgica di addominoplastica saranno disposte medicazioni particolari compressive che verranno rimosse e cambiate secondo l’indicazione del Chirurgo e sarà indossata la guaina su misura da portare per circa 10 giorni.

ADDOMINOPLASTICA : PREPARAZIONE ALL’INTERVENTO

Prima dell’ intervento di addominoplastica dovranno essere effettuate tutte le analisi del Sangue ed ECG elencati e prospettati in sede di prima visita.

Bisogna informare il Chirurgo di qualsiasi eventuale trattamento con farmaci (soprattutto cortisonici, contraccettivi, antipertensivi, cardioattivi, anticoagulanti, ipoglicemizzanti, antibiotici, tranquillanti, sonniferi, eccitanti, ecc.), prima di sottoporsi all’operazione chirurgica di addominoplastica.

Se il paziente prende anti-infiammatori o altri farmaci che fluidificano il sangue, sospendere l’assunzione di medicinali contenenti acido acetilsalicilico (es. Alka Seltzer, Ascriptin, Aspirina, Bufferin, Cemerit, Vivin C, ecc) almeno 7 – 10 giorni prima dell’intervento di addominoplastica.

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Se il paziente fuma, dovrà eliminare o ridurre il fumo almeno una settimana prima dell’intervento di addominoplastica, per prevenire rischi collegati alla nicotina che provoca una vasocostrizione delle arterie e sofferenza ai tessuti in via di guarigione (cattiva cicatrizzazione, mancata chiusura delle ferite chirurgiche e necrosi cutanea).

Bisogna segnalare immediatamente l’insorgenza di raffreddore, mal di gola, tosse o malattie della pelle.

In tutti i casi clinici vengono progettate guaine su misura realizzate per ciascun paziente. Se durante l’anamnesi e la visita il paziente ha manifestato alcuni segni e sintomi che il Chirurgo ritiene necessario approfondire, saranno prescritti ulteriori esami come ecografia o TAC addominale.

Numerose immagini pre-operatorie saranno effettuate per attuare il planning di un percorso terapeutico sempre più personalizzato.

Si consiglia sempre di programmare, per il periodo post-operatorio all’intervento di addominoplastica, la presenza di un accompagnatore/trice, che può essere utile anche se non indispensabile. Il risultato perfetto dell’intervento di addominoplastica è legato anche all’attenzione che si presta alle prescrizioni e indicazioni mediche post-operatorie.

ADDOMINOPLASTICA – ANESTESIA

Il Dott. Mattia Colli preferisce abbandonare l’anestesia totale con i relativi pericoli: gli interventi chirurgici di addominoplastica vengono eseguiti con le più moderne tecniche anestesiologiche di sedazione profonda (anestesia locale + anestesia endovenosa), così che la paura e la sensazione del dolore sono completamente annullate mentre l’inconscio è invaso da sogni e immagini piacevoli.

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L’anestesia locale avviene mediante l’introduzione di anestetico nelle aree anatomiche da trattare in modo da eliminare efficacemente la sensazione di dolore durante l’intervento di addominoplastica. L’inserimento di tale soluzione, denominata tumescente, avviene anche con un vasocostrittore (adrenalina) per evitare i sanguinamenti, perché riduce l’afflusso di sangue nell’area da trattare permettendo al Chirurgo operatore di lavorare al meglio e in maniera delicata, riuscendo ad eliminare una maggiore quantità di adipe.

Altro vantaggio è avere un ritorno alla vita sociale immediato, senza dover sopportare situazioni classiche di stanchezza, giramento di testa e spossatezza tipiche dello smaltimento dei farmaci dell’anestesia totale.

Nell’intervento di addominoplastica tuttavia, quando bisogna ricostruire la parte muscolare che si presenta rilassata o con qualche ernia, il Chirurgo può decidere di effettuare l’anestesia totale per lavorare meglio sui muscoli.

 

ADDOMINOPLASTICA – PERIODO POST-OPERATORIO

Lo scopo dell’addominoplastica è quello di cambiare completamente l’aspetto di un addome flaccido e grasso con quello piatto, tirato e sodo. L’obiettivo di un intervento di addominoplastica richiede oltre a tecniche chirurgiche di alto livello anche un periodo di post-operatorio molto attento.

L’area addominale non deve essere messa in tensione per i primi giorni dopo l’intervento di addominoplastica e la paziente dovrà mantenere una postura del corpo con le spalle verso l’avanti senza indurre trazione sui punti di sutura. Le medicazioni saranno cambiate dal Chirurgo e dalla sua équipe per i primi 10 giorni. L’intervento di addominoplastica crea un certo grado di gonfiore e la presenza di ecchimosi a livello dell’area del pube è assolutamente normale (i liquidi per la gravità tendono infatti a raggiungere il punto basso decorrendo dall’alto verso il basso).

Dopo la seconda settimana dall’intervento chirurgico di addominoplastica la zona addominale manifesterà meno edema e con un aspetto armonico.

ADDOMINOPLASTICA – RISULTATO

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I risultati chirurgici dell’intervento di addominoplastica sono sorprendentemente eclatanti. La pancia grassa e cadente che dimostrava rotoli antiestetici sarà un lontano ricordo, a seguito dell’intervento di addominoplastica. Le nostre pazienti possono sfoggiare il proprio addome piatto, teso, indossare abiti stretti e sciancrati,ammirarsi davanti ad uno specchio ed essere apprezzate quando indossano costumi da bagno o indumenti intimi.

Grazie all’intervento di addominoplastica, la realizzazione di sé e l’incremento dell’autostima raggiungono alti livelli, così come a confidenza e la compliance che la paziente acquista con il nuovo aspetto.

L’addominoplastica trasforma completamente l’addome e la cicatrice sottile rimane all’interno degli indumenti intimi o costumi da bagno. Si ricorda che il mantenimento di tale risultato è in ogni modo legato a fattori come lo stile di vita, variazioni repentine nel peso corporeo e al processo d’invecchiamento.

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