DR. MATTIA COLLI MEDICO CHIRURGO
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MASTOPESSI

RILASSAMENTO DEL SENO

MASTOPESSI

Con il passare degli anni il seno perde il suo tono e la sua forma originaria per via  di variazioni qualitative delle due componenti principali che le costituiscono: la pelle (il contenente) e la massa ghiandolare-adiposa (il contenuto). Inoltre, fattori diversi fra loro variamente combinati quali gravidanze, allattamento, importanti variazioni del peso corporeo, la forza di gravità e i naturali processi d’invecchiamento, possono provocare una diminuzione dello spessore e dell’elasticità della pelle.

In tutti questi casi il ripristino della forma originaria viene perseguito mediante l’intervento di “mastopessi” che consiste nell’asportazione della pelle esuberante, nel riposizionamento in sede corretta del complesso areola-capezzolo e di norma anche nel rimodellamento delle ghiandole.

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Se oltre allo stiramento della pelle si è contemporaneamente verificata la diminuzione delle quantità del tessuto glandulo-adiposo, insieme alla forma dovrà essere riadattato anche il volume del seno mediante l’inserimento di protesi mammarie (mastoplastica additiva, descritta in una specifica sezione).

La mastopessi ridona forma ai seni cadenti (ptosi mammaria), consentendo di innalzare il livello delle areole e dei capezzoli, ridurre il diametro delle areole mammarie, qualora queste siano troppo grandi, e correggere eventuali asimmetrie esistenti fra le due mammelle, conseguenti alla maggior “caduta” di una mammella rispetto all’altra.

QUANDO VIENE CONSIGLIATO L’INTERVENTO DI MASTOPESSI

La mastopessi è un intervento che trova indicazione quando il seno presenta un grado di ptosi (rilassamento) moderato o severo. Quando il grado di ptosi è lieve, l’intervento di mastopessi viene effettuato solo dopo approfondimento esaustivo della tecnica chirurgica e dei suoi risultati.

GRADO DI PTOSI DEL SENO

La ptosi viene classificata in 3 gradi: lieve, moderata e severa. Il passaggio da un grado all’altro viene stabilito dall’aumento della distanza tra capezzolo e clavicola. La pseudoptosi presenta invece un mantenimento regolare di tale distanza, con perdita di trofismo del tessuto ghiandolare e adiposo del seno che conferisce un aspetto cadente.

Per sapere se nel tuo caso clinico vi è o meno indicazione all’intervento di mastopessi puoi prenotare una visita o richiedere una consulenza online. In alcuni casi infatti possono essere suggerite altre procedure alternative.

MASTOPESSI – VISITA MEDICO CHIRURGICA

Il primo passo per rimodellare il seno cadente è la visita con il Chirurgo. Durante il colloquio il Chirurgo vi dimostrerà se il vostro caso clinico è idoneo all’intervento di mastopessi e se sussistono le condizioni anatomiche per raggiungere un risultato pregevole e ammirevole. Il consiglio è sempre quello di prepararsi le domande ed eventuali dubbi da porre al Chirurgo, prima di sottoporsi all’intervento chirurgico di mastopessi.

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Durante la visita medica vi verranno descritte in dettaglio le tecniche moderne che saranno applicate al vostro caso clinico, eventuali rischi e complicanze ed esiti cicatriziali, che possono presentarsi durante l’intervento di mastopessi. Le moderne tecniche di programmazione in HD potranno permettervi anche di visualizzare il risultato desiderato.

Prima dell’intervento di mastopessi dovranno essere effettuate tutte le analisi del Sangue ed ECG elencati e prospettati in sede di prima visita per dimostrare che il tuo grado di salute fisica sia compatibile con l’intervento chirurgico di mastopessi. Sono  progettati in funzione delle richieste volumetriche, reggiseni e fasce elastiche su misura.

Numerose immagini in HD saranno effettuate per il planning di un percorso terapeutico sempre più personalizzato, prima di sottoporsi alla mastopessi.

MASTOPESSI – CONSENSO INFORMATO

Quando il paziente ha chiarito tutti i dubbi e decide di effettuare l’intervento di liposuzione – lipostruttura del seno (mastopessi), viene guidato nella compilazione del documento del consenso informato, redatto in base al proprio caso clinico.

 

MASTOPESSI – ACCERTAMENTI CLINICI

 

Il paziente deve effettuare gli esami clinici prescritti dal Chirurgo per certificare e dimostrare l’idoneità dello stato di salute prima di sottoporsi all’intervento di mastopessi, per la totale sicurezza e tranquillità del paziente, che deve essere sempre la prima preoccupazione. Nel caso in cui si scoprissero eventuali patologie o gli esami registrassero anomalie, sarà premura del Medico Chirurgo informare sullo stato di salute e poter pianificare l’intervento di mastopessi con altre tecniche anestesiologiche per evitare qualsiasi rischio ad esse connesse.

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L’intervento di mastoplastica additiva viene programmato preferibilmente per via ascellare (MASTOPLASTICA ADDITIVA SENZA CICATRICI) in modo da preservare integralmente il seno nel suo complesso senza effettuare cicatrici. L’eventuale piccola incisione può anche essere posizionata attorno all’areola o a livello del solco mammario.

La struttura medica di Mattia Colli prevede durante l’arco dell’operazione di mastoplastica additiva una sedazione profonda a base di benzodiazepine e anestesia locale. Durante l’atto operatorio e post-operatorio di mastoplastica additiva vengono introdotti farmaci analgesici, farmaci protettori dello stomaco (i farmaci antidolorifici assunti nel postoperatorio possono essere gastrolesivi), farmaci anti-emetici preventivi per permettere un risveglio sereno e senza la sensazione di vomito.

Se durante il colloquio con l’anestesista risultassero indicati, potrebbero essere associati ulteriori terapie (per esempio antiallergiche). In ogni intervento di mastoplastica additiva è sempre garantita la profilassi antibiotica sia per via orale che via parenterale.

La struttura medica di Mattia Colli è dotata di sterilizzazione dell’aria all’interno della camera operatoria tramite diversi macchinari di filtrazione dell’aria e recuperatore di calore secondo le ultime normative del 2016.

Prima e dopo l’intervento di mastopessi

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RICOVERO DELLA PAZIENTE

La paziente viene ricoverata alla mattina a digiuno, da mezzanotte della sera prima. Il programma pre-operatorio dell’intervento chirurgico di mastopessi, viene nuovamente revisionato e convalidato una seconda volta, così come gli esami clinici (double check).

Successivamente il Chirurgo calcola i centimetri e i millimetri tramite i reperti anatomici e il metro sartoriale; disegna sul seno della paziente le linee anatomiche che saranno di fondamentale guida durante l’intervento chirurgico di mastopessi. La paziente viene preparata nella propria sala dedicatagli e quando è tutto pronto viene trasferito al blocco operatorio.

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ANESTESIA

Il Dott. Mattia Colli ha deciso di abbandonare l’anestesia totale con i relativi pericoli: gli interventi chirurgici di mastopessi vengono eseguiti con le più moderne tecniche anestesiologiche di sedazione profonda (anestesia locale + anestesia endovenosa), così che la paura e la sensazione del dolore sono completamente annullate mentre l’inconscio è invaso da sogni e immagini piacevoli.

L’anestesia locale, durante l’intervento di mastopessi, avviene mediante l’introduzione di anestetico a livello dei plessi nervosi mammari in modo da eliminare efficacemente la sensazione di dolore. L’inserimento di tale soluzione denominata avviene anche con un vasocostrittore (adrenalina) per evitare i sanguinamenti, perché riduce l’afflusso di sangue nell’area da trattare permettendo al Chirurgo operatore di lavorare al meglio e in maniera delicata, mantenendo un’ottica migliore della simmetria.

Altro vantaggio è avere un ritorno alla vita sociale immediato senza dover sopportare situazioni classiche di stanchezza, giramento di testa e spossatezza tipiche dello smaltimento dei farmaci dell’anestesia totale.

 

MASTOPESSI – INTERVENTO CHIRURGICO

 

Esistono diverse varianti di mastopessi in base alle incisioni cutanee e cicatrici che si vogliono progettare per ottenere il risultato definitivo. Il Dott. Mattia Colli ha deciso di abbandonare le vecchie tecniche chirurgiche che prevedevano numerose cicatrici intorno al seno e di aderire a quelle più moderne che vedono sempre meno incisioni possibili per poter preservare il seno nella sua naturalezza senza incisioni visibili; ad oggi, infatti, la mastopessi permette di alzare un seno con una piccolissima cicatrice a livello dell’areola. Il seno deve essere custodito, preservato il più possibile nella sua integrità cutanea proprio per evitare l’esistenza di sgradevoli o avvertibili cicatrici.

La cicatrice, seppur totalmente nascosta dal reggiseno, è sempre seguita nella sua naturale evoluzione: le più recenti tecniche rigenerative permettono di donare alla cicatrizzazione un effetto morbido, ristabilire la cromia cutanea già dai primi mesi e poter far guarire i tessuti in modo ottimale. Dal Dott. Mattia Colli la ricerca scientifica è sempre disposta in primo piano: oltre alle metodiche di micro-chirurgia rigenerativa, la paziente può trovare creme studiate appositamente per la stimolazione e la ri-genererazione cicatriziale; questa programmazione nel seguire la paziente durante la fase di guarigione, a seguito dell’intervento chirurgico di mastopessi, permette di ottenere risultati di altissimo livello: le cicatrici sono molto sottili, piane e la cromia rosacea iniziale viene portata a sbiadirsi esaudendo le aspettative e la felicità della paziente.

Alla fine dell’operazione chirurgica di mastopessi, vengono effettuati delle medicazioni compressive con disinfettanti particolari e antibiotici locali che dovranno essere mantenute per i giorni successivi. Vengono descritti i farmaci da prendere nel periodo post-operatorio all’intervento di mastopessi e il comportamento da tenere per quanto riguarda il riposo, i movimenti, l’alimentazione….

MASTOPESSI POST-OPERATORIO

Durante l’operazione di mastopessi, lo scollamento dei tessuti e l’eliminazione della pelle in eccesso che non sostiene più il seno crea infiammazione; è normale quindi che alcuni giorni successivi all’intervento di mastopessi si possa notare gonfiore ed eventuali lividi.

Per permettere di ottenere risultati sempre ottimali, il Dott. Mattia Colli non sottovaluta il decorso post-operatorio,  ma la paziente viene monitorata al meglio per i giorni successivi all’intervento di mastopessi.

Medicazioni appositamente studiate e dedicate sul singolo caso clinico potranno far sì che il gonfiore svanisca rapidamente; reggiseni e fasce su misura saranno dedicati in modo da proteggere l’area della cicatrizzazione da traumi casuali, movimenti bruschi e conferire al risultato finale un aspetto armonico e “a goccia”.

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Il Dott. Mattia Colli prescriverà tutti i farmaci che accompagneranno la paziente dalla sua dimissione dall’intervento di mastoplastica additiva. Nel corso della sua guarigione sarà seguita personalmente dal Dott. Mattia Colli e dalla sua équipe per qualsiasi dubbio o chiarimento sulla posologia e  tempi di assunzione dei farmaci.

Nel post-operatorio di mastopessi, è rigoroso evitare per pochi giorni sforzi fisici che possano tendere la cicatrice e rallentare il processo di guarigione. Dopo pochi giorni dall’operazione chirurgica di mastopessi, il paziente potrà sollevare pesi, così come potrà guidare e muoversi liberamente, sempre mantenendo un certo grado di attenzione sulla medicazione delle ferite. L’attività sportiva, agonistica o amatoriale, saune e bagno turco dovranno invece essere sospesi (circa 7 giorni) per evitare che il sudore possa infettare o ritardare la guarigione della ferita così come i movimenti ampi e bruschi a braccia aperte in modo da permettere una cicatrizzazione senza trazione e quindi più lineare e sottile.

Dopo l’intervento di mastopessi, temporaneamente può verificarsi una maggiore o minore sensibilità dei capezzoli, che comunque rientra nella normalità sensitiva alla fine del processo di guarigione.

Il dolore nell’intervento di mastopessi è inesistente o lieve. In alcuni casi particolari vengono forniti e prescritti alle pazienti farmaci antidolorifici.

Nella fase di chiusura delle ferite chirurgiche nell’intervento di mastopessi, il Chirurgo effettua particolari e innovative tecniche di sutura in modo da accostare i lembi cutanei e rendere il meno visibile possibile la cicatrice.

La fase di cicatrizzazione, dopo l’intervento di mastopessi, non viene abbandonata al naturale decorso evolutivo, ma la paziente viene seguita anche in questo momento con un percorso tutto personalizzato che prevede l’utilizzo delle più recenti scoperte di medicina rigenerativa: le cellule impiegate in questo ambito, soprattutto nella mastopessi, permettono una rapidissima cicatrizzazione, combattendo il pericolo di poter formare cheloidi e rendendo la cicatrice più sottile e di consistenza soffice.

MASTOPESSI – RISULTATO

Dopo l’intervento di mastopessi, il seno torna finalmente ad assumere una forma tonica, stabile, riacquistando la propria anatomia e architettura; l’areola e il capezzolo tornano a dominare un ruolo centrale nella fisionomia del seno, il polo superiore e il profilo ritornano ad essere “pieni” e tondi, in modo da seppellire il ricordo dell’aspetto svuotato e cedente.

Il risultato finale dell’intervento di mastopessi è permanente quando non si verificano ulteriori eventi tali da produrre un rilassamento cutaneo. Le particolari suture chirurgiche e la guarigione ben seguita delle cicatrici permettono un valido sostegno del seno anche contro il decadimento senile che purtroppo è prescritto all’interno della nostra genetica. Aumenti e dimagrimenti in rapido tempo e gravidanze possono invece mettere in tensione notevolmente le cicatrici e modificare leggermente la nuova forma.

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Il cedimento dei tessuti tensori del seno (legamenti di Cooper) e il rilassamento della pelle è un processo di naturale e prescritto invecchiamento che tuttavia viene influenzato e accelerato da fattori come l’eccessiva esposizione ai danni solari (soprattutto durante le ore di punta), modifiche volumetriche del corpo dovute a sbalzi di peso, eventuale gravidanza e allattamento. Tutti questi fattori accelerano la velocità naturale di cedimento della pelle.

La paziente deve essere a conoscenza che il volume del seno è dato principalmente dal tessuto adiposo mammario e dalla ghiandola mammaria e che i cambiamenti di volume si riflettono proprio su quest’ultimo.

MASTOPESSI E AUMENTO O RIDUZIONE DEL VOLUME DEL SENO

L’intervento chirurgico di mastopessi solleva e ridà forma al seno senza cambiare il volume interno. Se la paziente desidera anche un aumento volumetrico si dovrà programmare un inserimento di una protesi nello stesso intervento (mastopessi additiva) o del proprio tessuto adiposo in un secondo momento operatorio. Quando invece le richieste sono di riduzione volumetrica si procede invece ad una mastopessi riduttiva.

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ALLATTAMENTO DOPO LA MASTOPESSI

 

La mastopessi è un intervento che sposta il complesso areola capezzolo. Dal Dott. Mattia Colli le metodiche evolute e moderne impiegate per questa tipologia di intervento permettono nella grande maggior parte dei casi clinici di mantenere la capacità di allattare proprio perché viene preservato tutto il tessuto ghiandolare e nel suo insieme spostato ma non intaccato. Se le nuove metodiche chirurgiche invece non si potessero applicare, la capacità di poter allattare può essere parzialmente o anche interamente compromessa: ad esempio, in rari casi, quando il seno è molto cadente e il capezzolo potrebbe soffrire l’elevato peso che deve sorreggere, si preferisce effettuare un trapianto di areola-capezzolo senza possibilità di recuperare la capacità di allattare.

 

CAUSE DEL RILASSAMENTO DEL SENO – PERCHE’ E’ IMPORTANTE INTERVENIRE CON L’INTERVENTO DI MASTOPESSI

I fattori che incidono sulla caduta e rilassamento del seno sono di diversa natura:
  • Decadimento Senile: il naturale e programmato (si intende a livello genetico) processo di invecchiamento comporta una ridotta produzione di elastina, quella molla elastica che permette ai tessuti di mantenersi tonici, giovani e in tensione. Ecco quindi che con il passare degli anni i tessuti cutanei cedono non sostenendo più il proprio peso e non riuscendo a contrastare la forza di gravità. Questo è molto evidente sulla zona del collo, della guancia del volto e a livello dell’interno coscia.
  • Variazioni repentine di peso: aumentare di peso e dimagrire in poco tempo mette prima in trazione meccanica i tessuti cutanei, trazione che cerca di essere compensata dall’elastina della cute e secondariamente stimola un rilassamento della pelle. Con il tempo la ripetizioni di questi due stimoli fisici contrari e opposti fa sì che l’elasticità diminuisca e la pelle crolli.
  • Gravidanza: durante la gravidanza e successivamente nella fase di allattamento, il seno modifica il proprio volume, aumentando di dimensioni. Successivamente si verifica l’esatto opposto, cioè il seno perde di volume anche in maniera marca; questo è dovuto sia a un cambiamento del tessuto adiposo ghiandolare che, dopo la gravidanza modifica leggermente il proprio tessuto, sia allo svuotamento della componente ghiandolare che ha terminato di fornire latte materno. La fase di aumento e riduzione del volume del seno è molto repentina e la pelle viene inficiata con grande stress rimanendo lassa.
  • Peso di Gravità: la gravità è la forza contro cui i tessuti elastici si oppongono. Mentre i tessuti si modificano, la forza di gravità rimane sempre uguale e quindi gioca un ruolo determinante nella caduta della pelle.
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